DATE SPAZIO AI DESIDERI DIVINI

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Il desiderio dell’uomo di soddisfare la sua fame è DIVINO. Pertanto, se non date spazio ai DESIDERI DIVINI dentro di voi, arriva la distruzione. Allora sopraggiungono distruzione e morte dell’organismo. Se lo soddisfate e non ringraziate per ciò che vi è dato, nasce il male, il peccato, che è peggiore della morte. L’uomo deve aprire la sua anima ai raggi dell’amore, per essere puro, buono e amorevole.


Quando si parla di gratitudine, si intende quella gratitudine interiore, non quella comune. Non appena ci si sveglia dal sonno, bisogna ringraziare per la vita e per i beni che ci sono dati. La vita è il bene più grande che possediamo. Finché c’è vita, tutto si può ottenere: conoscenza, libertà, luce. Pregate costantemente e ringraziate per il grande dono che DIO vi ha dato. Pregare significa lavorare. Pregare significa aprire le finestre della vostra anima ai raggi luminosi dell’amore. Solo con questi raggi maturano i frutti. La gratitudine è uno dei frutti maturi dell’anima.

Se avete denti, mangerete liberamente i frutti della vostra anima e ringrazierete. L’anziano, che non ha denti, non può godere dei frutti DIVINI e non può ringraziare. Se gli date un frutto, dirà: Perché non me lo avete dato da giovane, quando avevo denti, per provarlo, gustarlo e ringraziare? Conservate i vostri denti, così sarete sempre giovani e ringrazierete per tutto ciò che vi viene dato. Così si educa l’allievo. Così si eleva ogni persona e si definisce come membro della razza futura.
Cosa rappresentano le persone di oggi e cosa quelle future? – Le persone di oggi sono ancora uova non schiuse, mentre quelle future sono piccoli pulcini schiusi.

Per schiudervi, dovete lavorare intensamente sulla vostra mente e sul vostro cuore, non lasciarvi scoraggiare dalle piccole cose e non perdere facilmente la vostra gioia. Si richiede un lavoro cosciente e interiore da parte di tutti. Chi si scoraggia e perde facilmente la gioia è un giocattolo delle circostanze. Perciò dovete essere ragionevoli. Immaginate di essere sulla riva di un fiume profondo e impetuoso. Volete attraversarlo per andare in città a svolgere un compito importante. Come attraverserete il fiume?

Non c’è ponte, non sapete nuotare, non osate guadarlo e vi chiedete da dove vi arriverà l’aiuto. Dopo un po’ di tempo, vedete che una decina di persone portano una grande trave che posizioneranno come ponte sul fiume. Se siete saggi, vi avvicinerete subito alle persone e parteciperete alla costruzione del ponte. Con gli sforzi comuni, il ponte verrà costruito e tutti attraverseranno il fiume, svolgeranno il loro compito. Quindi, ogni difficoltà rappresenta un fiume senza ponte. Per risolvere la vostra difficoltà, dovete sapere come e dove posizionare il ponte. Così attraverserete il fiume.


📖 „LA LUCE E IL CALORE SPECIFICI“, 40a lezione del Maestro, tenuta il 12 luglio 1929, Rila – Musala. Inizio: 05:00
Dal libro „Forme Aperte“, 26-42 lezioni della Classe Occulta Giovanile, 8° anno, vol.II, (1928-29), tenute dal Maestro P. Dŭnov (da appunti stenografici), ed. Sofia, 1943